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Campagna Eu-Osha 2020-2022, pubblicato il contributo scientifico dell’Inail dedicato ai disturbi muscoloscheletrici in agricoltura

Data:

04 dicembre 2020

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Caratterizzata da mansioni e attività non standardizzate, ma variabili in base a esigenze lavorative culturali e stagionali, l’agricoltura rappresenta uno dei settori lavorativi a più alto tasso di infortuni e di malattie professionali come i disturbi muscoloscheletrici (Dms). Anche se oggi il settore agricolo è caratterizzato da un ampio utilizzo di macchinari e sistemi tecnologici, molte attività vengono ancora svolte manualmente, comportando ripetitività di movimenti degli arti superiori, movimentazione manuale, trasporto, traino e spinta dei carichi. A ciò si aggiungono posture scomode o statiche mantenute per molto tempo, che possono interessare altre aree articolari del corpo. Ne consegue che il sovraccarico biomeccanico è un rischio significativo per i lavoratori agricoli, che si assomma ad altri derivanti da fattori fisici come rumori e vibrazioni o conseguenti a prestazioni in ambienti freddi e caldi, da fattori chimici quali esposizione a pesticidi o erbicidi, e da fattori biologici.

Per maggiori dettagli leggi l’articolo sul sito dell’INAIL