I magistrati amministrativi, relativamente al trasferimento di un dipendente, al quale viene assegnato un incarico demansionato rispetto al precedente per avere tenuto comportamenti incompatibili con l’ambiente tali da compromettere il prestigio, il decoro e la funzionalità dell’ufficio, si pronunciano come di seguito sulla legittimità del provvedimento: “La finalità del trasferimento di un dipendente pubblico per incompatibilità ambientale è, infatti, quella di ripristinare il corretto e sereno funzionamento dell'Ufficio restituendo allo stesso il prestigio, l'autorevolezza, l'immagine perduti ovvero, più semplicemente, la necessaria serenità nei rapporti interpersonali. Tale trasferimento, pertanto, non ha di per sé carattere sanzionatorio, né postula un comportamento contrario ai doveri d'ufficio e non ha dunque natura disciplinare, essendo piuttosto subordinato ad una valutazione ampiamente discrezionale dei fatti che possano far ritenere nociva per il prestigio, il decoro e la funzionalità dell'ufficio l'ulteriore permanenza del dipendente in una determinata sede” (anche Consiglio di Stato sez. n.5459/2019).

Fonte: aranagenzia.it