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CUP “antenne” e canoni di locazione: chiarimenti IFEL sulla disciplina degli impianti su patrimonio disponibile ed indisponibile

Data:

15 dicembre 2022

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La modifica della disciplina del canone patrimoniale (CUP) applicabile alle infrastrutture di telecomunicazione ubicate su aree comunali, operata attraverso l’introduzione del comma 831-bis, sta generando importanti perdite di gettito per i Comuni interessati, che a tutt’oggi non appaiono adeguatamente considerate dal Legislatore e dal Governo. 

In particolare, un’indagine condotta dall’IFEL, presso alcune decine di città medio grandi, ha rilevato che, pur nella notevole diversificazione dei regimi contrattuali e di prelievo, l’applicazione del canone forfettario di 800 euro, ha ridotto del 90% il valore medio del gettito ritraibile da un singolo impianto. 

Alle difficoltà finanziarie sopracitate, si aggiungono le “pretese” di alcuni operatori economici del settore che, interpretando a loro esclusivo favore la nuova disposizione, hanno avviato massicce iniziative di “sollecito” ai Comuni, tese a rinegoziare/modificare/estinguere assetti contrattuali anche riconducibili all’agire privatistico degli enti locali, rispetto alle quali la Ifel pubblica una nota di chiarimento finalizzata a fornire utili orientamenti agli enti interessati. 

Fonte: fondazioneifel.it