La riunione del G7 si è conclusa con l’approvazione della soluzione basata sui due pilastri pensata per affrontare le sfide fiscali derivanti da un'economia globale sempre più globalizzata e digitale.
Nell'ambito del primo pilastro, le multinazionali più grandi e redditizie saranno tenute a pagare le imposte nei Paesi in cui operano e non solo dove hanno la loro sede legale, tramite un particolare meccanismo di riallocazione degli utili. Il compromesso raggiunto dal vertice dei 7 grandi prevede che queste norme si applicheranno alle aziende con un margine di profitto di almeno il 10%. Nell'ambito del secondo pilastro, inoltre, il summit del G7 ha accolto il principio di una imposta minima valida a livello globale (con un’aliquota del 15%). L'accordo raggiunto a Londra sarà discusso nei dettagli all’incontro dei ministri dell’economia e delle finanze e dei governatori delle banche centrali del G20 a presidenza italiana, previsto per il mese di luglio a Venezia.
Fonte: fiscooggi.it