Le misure per contenere la diffusione del coronavirus hanno rallentato le attività dei servizi sociali, vale a dire tutte quelle destinate a contribuire alla rimozione di condizioni di bisogno e difficoltà. Le conseguenze di tale situazione si sono riflesse sulle famiglie e sui minorenni più vulnerabili. L’aumentato bisogno di assistenza ha costretto gli assistenti sociali a cambiare il loro modo di operare e ha fatto emergere le criticità di un sistema in parte già in difficoltà. L'esperienza maturata può risultare preziosa perché ha evidenziato la necessità di investire nella formazione, sia per sapersi avvalere delle opportunità offerte dalla tecnologia sia, soprattutto, per acquisire in maniera strutturale la capacità di gestire le emergenze, dalle pandemie ai terremoti. Questo, in sintesi, il quadro delineato dal Garante (AGIA) di fronte alla Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza.
Fonte: garanteinfanzia.org