I Big data del settore immobiliare sono molteplici e non strutturati. Derivano dalle interazioni tra i soggetti che entrano in relazione in questo settore, come ad esempio: proprietari, costruttori, acquirenti, locatari, intermediari d’affari, intermediari finanziari, agenzie fiscali, periti, enti territoriali.
Sono emerse, così, piattaforme con finalità differenti, che orbitano intorno al mondo immobiliare. Alcune sono orientate a capire i “gusti” dell’utente, in modo tale da offrire a ciascuno l’immobile che soddisfi meglio le sue esigenze; altre si muovono all’interno delle dinamiche del mercato e offrono, ai potenziali investitori, informazioni sul momento più favorevole per comprare o vendere; altre ancora riguardano modelli di valutazione automatizzati, permettendo agli investitori di minimizzare i rischi.
Tuttavia, non mancano criticità e limiti che è doveroso evidenziare.
Fonte: fiscooggi.it