La sesta sezione del Consiglio di Stato, con ordinanza n. 68/2022, rinvia alla Corte di Giustizia Europea alcune questioni interpretative, al fine di accertare se le sanzioni irrogate in tema di pratiche commerciali scorrette, ai sensi della normativa interna (codice del consumo di cui al d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206) attuativa della direttiva 2005/29/Ce, siano qualificabili alla stregua di sanzioni amministrative di natura penale e, quindi, in violazione del principio del ne bis in idem, previsto dall’art. 50 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea (anche CDFUE).
Fonte: giustizia-amministrativa.it