L’obiettivo dello studio curato da Banca d’Italia è fornire un quadro statistico aggiornato sui principali indicatori relativi ai divari territoriali tra Mezzogiorno e Centro Nord a partire dal 2007. Si mostra che la doppia crisi (2008-09 e 2012-13) ha ampliato i differenziali di sviluppo economico tra aree; la caduta più forte del PIL nel Mezzogiorno è stata determinata da un calo più marcato degli investimenti e si è associata ad andamenti del mercato del lavoro meno favorevoli. La base produttiva del Mezzogiorno – che ha mostrato segnali di ristrutturazione meno intensi di quelli presenti nel resto del Paese – rimane poco adeguata per competere in un mondo globalizzato. Anche la recente pandemia di Covid-19 rischia di avere conseguenze negative più durature nel Mezzogiorno a causa della fragilità del suo settore produttivo.
Fonte: bancaditalia.it