L’UE dispone di un meccanismo di protezione civile e di strutture di solidarietà per venire in soccorso dei paesi colpiti da calamità naturali. Può mobilitare aiuti d’emergenza in termini, ad esempio, di vigili del fuoco (anche con aeromobili in dotazione), sistemi di pompaggio, immagini satellitari e sostegno finanziario. In passato, gli auditor della Corte dei conti europea avevano constatato che questo meccanismo veniva attivato tempestivamente in genere e che le squadre UE per la protezione civile avevano contribuito a coordinare sul campo le squadre inviate dai paesi partecipanti. 

In un altro audit, la Corte aveva esaminato la prevenzione delle alluvioni e il grado di preparazione per affrontarle: aveva avvisato che negli ultimi decenni, a seguito del cambiamento climatico, tali eventi sono divenuti più frequenti in Europa, con precipitazioni più intense e tempeste più violente. La tendenza mostrava che il numero di piene repentine di entità da media a elevata era più che duplicato rispetto alla fine degli anni Ottanta. E in un altro audit molto pertinente, la Corte aveva verificato se il sostegno dell’UE alla prevenzione di danni a foreste causati da incendi e calamità naturali e alla ricostituzione del potenziale forestale fosse gestito bene.  

Fonte: eca.europa.eu