news Marco Aurelio

I trasferimenti di un giudice senza il suo consenso a un altro organo giurisdizionale o da una sezione all’altra di uno stesso organo possono pregiudicare i principi di inamovibilità e di indipendenza dei giudici

Data:

21 ottobre 2021

Autore:

Example Text

Tempo di lettura:

Tempo di lettura

Secondo la Corte di Giustizia Europea, i trasferimenti di un giudice senza il suo consenso a un altro organo giurisdizionale sono potenzialmente atti a pregiudicare i principi di inamovibilità e di indipendenza dei giudici. Infatti, tali trasferimenti possono costituire un mezzo per esercitare un controllo sul contenuto delle decisioni giudiziarie, dal momento che essi possono non soltanto incidere sulla portata delle attribuzioni dei magistrati interessati e sulla trattazione dei fascicoli loro affidati, ma anche avere conseguenze notevoli sulla loro vita e sulla loro carriera e, quindi, comportare effetti analoghi a quelli di una sanzione disciplinare. In tale contesto la Corte precisa che il requisito dell’indipendenza dei giudici impone che il regime applicabile ai loro trasferimenti senza il loro consenso presenti, al pari delle norme in materia disciplinare, segnatamente le garanzie necessarie ad evitare qualsiasi rischio che tale indipendenza sia messa a repentaglio da interventi esterni diretti o indiretti.

Il rinvio pregiudiziale consente ai giudici degli Stati membri, nell'ambito di una controversia della quale sono investiti, di interpellare la Corte in merito all’interpretazione del diritto dell’Unione o alla validità di un atto dell’Unione. La Corte non risolve la controversia nazionale. Spetta al giudice nazionale risolvere la causa conformemente alla decisione della Corte. Tale decisione vincola egualmente gli altri giudici nazionali ai quali venga sottoposto un problema simile.

Fonte: curia.europa.eu