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Il periodo di residenza in uno Stato membro richiesto per radicare la competenza dei giudici di quello Stato su una domanda di divorzio può variare in base alla cittadinanza dell’attore

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17 febbraio 2022

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La Corte di Giustizia, con sentenza emessa il 10 febbraio 2022 nella causa C-522/20, ha chiarito che il periodo di residenza affinché i giudici di uno Stato membro esercitino la loro competenza a statuire su una domanda di divorzio può validamente dipendere dalla cittadinanza dell’attore e, pertanto, non è manifestamente inadeguato esigere in tal caso un periodo minimo di residenza abituale sul territorio nazionale di sei mesi invece che di un anno. 

Fonte: curia.europa.eu