A fare chiarezza su questo tema è una recente sentenza che delinea le fattispecie in cui si verifica questo tipo di condotta.
La sentenza TAR Toscana 303/2024 sottolinea l'importanza di individuare e dimostrare la presenza di un intento persecutorio dietro i comportamenti vessatori, affinché si possa configurare il mobbing nel contesto lavorativo pubblico.