Intervenendo sulla nomina di un Comune, già sciolto per infiltrazioni mafiose, che ha assegnato un incarico dirigenziale a un soggetto condannato per il reato di associazione per delinquere, Anac ha ribadito che tale pratica non è consentita dalla legge, e pertanto l’incarico è inconferibile.
Fonte: anticorruzione.it