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L'economia circolare fa un passo indietro nel mondo. Ma l'Italia ancora leader in Europa

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18 maggio 2023

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Nonostante gli allarmi sulle crisi ambientali si rincorrano, il tasso di circolarità nell’economia mondiale sta diminuendo: in cinque anni siamo passati dal 9,1% al 7,2%. In altre parole, il Pianeta ricicla e riusa di meno. Tra le prime cinque economie dell’UE l’Italia rimane il Paese più circolare d’Europa, anche se negli ultimi cinque anni perde posizioni mentre altri Stati accelerano. 

Il tasso di utilizzo circolare dei materiali in Italia è al 18,4%, resta più alto della media UE (11,7%) nel 2021 – ultimo dato disponibile - ma era al 20,6% nel 2020 e al 19,5% nel 2019. Per la produttività delle risorse l’Italia, assieme alla Francia, è davanti alle altre principali economie europee con 3,2 euro generati per ogni kg di materiale consumato e anche nella percentuale di riciclo sul totale dei rifiuti prodotti, speciali e urbani, la penisola è in testa con il 72%. Nella classifica complessiva della circolarità delle cinque principali economie dell’Unione Europea (Italia, Germania, Francia, Spagna e Polonia) l’Italia resta dunque leader ma nella tendenza degli ultimi cinque anni si stanno perdendo posizioni: la Spagna segue a ruota e sta tenendo un ritmo di cambiamento più veloce. 

Sono questi alcuni dei dati al centro della quinta edizione del Rapporto nazionale sull’economia circolare, realizzata dal Circular Economy Network - in collaborazione con ENEA e con il patrocinio della Commissione Europea, del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. 

Fonte: media.enea.it