Le gare per il servizio di mensa scolastica possono richiedere standard più alti di prodotti biologici e di carne non bovina. Non possono, però, premiare l’impegno del fornitore a conferire prodotti biologici a chilometro zero e a filiera corta, attribuendo punteggio in base alla percentuale di tali prodotti sul totale.
L’attribuzione del punteggio deve, infatti, discendere dal numero di prodotti biologici a chilometro zero e filiera corta che l’offerente si impegna a fornire ed alla loro rappresentatività. La mera indicazione della percentuale di prodotti sul totale è una formula troppo generica.
Fonte: anticorruzione.it