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Un approccio integrato alle infrastrutture verdi in Italia, lo studio OCDE

Data:

27 luglio 2023

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Il cambiamento climatico avrà un impatto sulla frequenza e l'intensità di eventi meteorologici estremi e rischi naturali (come inondazioni, siccità e incendi), causando danni fisici, perdite economiche, disagi sociali e danni ambientali in tutte le regioni del mondo. In Italia, gli eventi estremi indotti dal clima hanno avuto gravi impatti su diverse reti infrastrutturali, come linee metropolitane, linee ferroviarie e le reti elettriche. Si prevede che l'impatto economico diretto dei cambiamenti climatici sulle infrastrutture in Italia aumenterà di circa dodici volte entro il 2050, fino a 5.17 miliardi di euro all'anno.

Nel quadro degli sforzi volti a raggiungere gli obiettivi di sostenibilità e resilienza, e come parte della ripresa dalla crisi pandemica, l'Italia ha espresso la volontà di rafforzare il ruolo di due specifici strumenti all’interno della pianificazione territoriale e infrastrutturale: le infrastrutture verdi (IV) e le soluzioni basate sulla natura (SBN). Questi due strumenti possono contribuire alla conservazione della biodiversità e alla salvaguardia dei servizi ecosistemici (i beni e i servizi che la natura ci fornisce e che sono essenziali per la vita), a rafforzare la connettività ecologica tra le aree verdi e a migliorare la resilienza della società ai cambiamenti climatici. Questo rapporto fornisce una panoramica delle attuali pratiche per integrare considerazioni ambientali e climatiche nella pianificazione territoriale e infrastrutturale in Italia. Piu’ specificatamente, offre esempi di buone pratiche per l’integrazione delle IV nella panificazione dello sviluppo territoriale, identifica le principali sfide e opportunità e delinea una serie di raccomandazioni volte a promuovere l'implementazione diffusa delle IV e SBN in Italia.

Fonte: rivistacorteconti.it