La necropoli dell’Osteria a Vulci continua a regalare tesori inediti.
Emersa una nuova tomba, la cosiddetta Tomba 58, a doppia camera. Peculiare per ricchezze e per tipologia architettonica. Databile alla fine del VII secolo avanti Cristo, quando la città di Vulci aveva raggiunto il suo massimo splendore, la Tomba n. 58 è costituita da una camera in parte saccheggiata ed un’altra miracolosamente intatta.
Quest’ultima ha restituito anfore da trasporto etrusche, olle e pithoi in impasto, vasi in bucchero e in ceramica etrusco-corinzia, oltre a manufatti in bronzo, come un calderone.
È stata inoltre notata la presenza di chiodi in ferro sulle pareti, anticamente utilizzati per appendere festoni o piccoli oggetti.